L’appello della famiglia del piccolo Filippo: «Servono mascherine per gli immunodepressi»

Si avvicina il termine dei fatidici 100 giorni per il piccolo Filippo, il neonato di Cusano Milanino che lo scorso gennaio ha ricevuto un trapianto di midollo osseo.

I medici che seguono Filippo hanno deciso di sospendere il fattore di crescita fino alla prossima settimana e «Speriamo che i miei globuli bianchi reggano», hanno commentato dalla pagina ‘Un dono per Filippo’, gestita dai volontari di Admo e dalla famiglia del piccolo Filippo.

Ma in questi giorni di emergenza sanitaria, dalla famiglia di Filippo arriva un altro importante appello: «Abbiamo bisogno di mascherine – scrivono sulla pagina -. Io, mamma, papà, i miei amici immunodepressi e le loro famiglie. I presidi Asl che avrei dovuto ricevere settimane fa non sono mai arrivati: presidi che di norma, al di là dell’emergenza odierna, vengono forniti comunque alle famiglie dei malati oncoematologici perché tutti i virus e tutti i batteri normalente in circolazione sono pericolosissimi per noi. Oggi più che mai quindi siamo i più delicati e bisognosi di protezione».

Le prima mascherine fornite da Admo servivano a tamponare, in attesa dell’arrivo dei presidi Asl. «Non facciamo che sentire di milioni di mascherine bloccate all’estero – dichiarano -, negli aeroporti, spesso per formalità burocratiche. Sapete che fa tanta rabbia questo? Fino a quando potrò dire che ‘sto bene’? Mamma e papà fanno i salti mortali per tenermi protetto ma non ho nemmeno un anno: non sono uno a cui si può stare ad un metro di distanza. I positivi asintomatici sono ovunque e noi non siamo al sicuro, nemmeno stando in casa».

Da qui l’appello per chiedere un aiuto concreto: «Admo si sta facendo in quattro per trovare mascherine per tutti noi. Aiutiamo Admo a raccogliere i fondi necessari e a portare un gesto di speranza anche negli ospedali». Sarà possibile farlo acquistando o donando una colomba Admo i reparti di ematologia degli ospedali italiani: «Per ringraziare tutti i medici e il personale che lavora instancabilmente e dare un momento di felicità a tutte le persone ricoverate che stanno lottando per la vita».

Tutte le informazioni si possono trovare cliccando qui.