Ospedale di Sesto, terapia intensiva torna no covid e ripartono gli interventi

All’Ospedale di Sesto San Giovanni si è avviata la fase 2 dell’Asst Nord Milano. È stato effettuato lunedì infatti il primo intervento chirurgico programmato, dopo oltre 50 giorni di stop dovuto all’emergenza Covid-19. È stato possibile grazie alla dimissione giovedì scorso dell’ultimo paziente Covid positivo dalla terapia intensiva di Sesto.

Una sala operatoria dedicata alle urgenze h24 che è sempre rimasta operativa, ma ora è stata attivata una seconda sala operatoria per far ripartire gradualmente gli interventi programmati di chirurgia oncologica e chirurgia maggiore non differibile per i pazienti seguiti all’Ospedale di Sesto e all’Ospedale Bassini.

Partendo dall’elenco dei pazienti in lista e dalla storia clinica di ciascuno, le équipe chirurgiche dei due ospedali hanno iniziato a riprogrammare gli interventi individuando e contattando i pazienti operabili. 

«Il percorso di preparazione e di accesso all’intervento e alla degenza dedicata è molto rigoroso, per contenere il rischio di contagio – spiegano da Asst Nord Milano -. Durante il pre-ricovero, a ridosso dell’intervento, vengono effettuati tutti gli esami necessari a garantire la massima sicurezza e verificare la negatività del paziente per Covid (tampone naso-faringeo) e l’assenza di compromissioni polmonari (tc torace)». 

Giovedì scorso è stato dimesso l’ultimo paziente Covid positivo dalla terapia intensiva di Sesto, e questo ha consentito la ripartenza. «A partire da venerdì scorso il reparto di terapia intensiva, che ospita 4 posti letto, è stato oggetto di interventi strutturali volti a migliorare i percorsi interni e di sanificazione straordinaria: da lunedì la terapia intensiva è stata interamente dedicata a ospitare pazienti No Covid ed è a disposizione di entrambi gli ospedali dell’Asst Nord Milano».

All’Ospedale di Sesto anche il reparto-subacuti non ospita più pazienti Covid ma è stato dedicato a pazienti che necessitano di ricovero tramite pronto soccorso e che sono in attesa di tampone, in modo da poterli successivamente indirizzare verso un reparto Covid o verso un reparto Covid free: «in questo modo si accresce la sicurezza dei pazienti evitando che il ricovero possa rappresentare un’occasione di contagio». Rimane comunque interamente Covid il reparto di Medicina con 25 posti letto.