Cinisello, modificato il regolamento di Polizia Urbana: l’opposizione sceglie di non votare

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È stato modificato, nel corso della prima seduta fisica del consiglio comunale, il regolamento di Polizia Urbana di Cinisello Balsamo.

Le proposte, avanzate dalla maggioranza, hanno ottenuto 15 voti a favore andando così a modificare il regolamento in vigore dal 2014. Dopo la proposta di vari emendamenti, tutti respinti, la minoranza ha scelto di non votare le modifiche, uscendo dall’aula poco prima della votazione e della chiusura dei lavori.

Ma andiamo con ordine. Nel nuovo regolamento vengono introdotte le due ordinanze antidegrado già in vigore e decise del sindaco Giacomo Ghilardi: quella relativa al divieto di consumo di bevande alcoliche in contenitori di vetro e lattine in tutti i luoghi pubblici della città e quella che vieta la sosta e lo stazionamento per gli autocaravan e furgoni utilizzati come alloggio in alcune aree della città. La sanzione amministrativa prevista per chi viola le disposizioni va da 50 a 300 euro.

Al nuovo regolamento si aggiungono altre novità volute dall’amministrazione con l’obiettivo di combattere il degrado e migliorare l’aspetto della città. Sarà vietato lasciare in stato di fatiscenza o sporcizia saracinesche e vetrine di negozi non utilizzati, luci, targhe, bacheche. In caso di inosservanza dell’obbligo decadranno le relative autorizzazioni rilasciate. Le vetrine degli esercizi di vicinato dovranno essere mantenute in buono stato e dovranno essere esteticamente decorose al fine di preservare la tradizione e le caratteristiche del luogo. In particolare, è vietato l’utilizzo e l’installazione di insegne, arredi, attrezzature o infissi che siano sporchi o fatiscenti e che non permettano la corretta esposizione delle merci. Non è permesso inoltre utilizzare il retro degli scaffali e degli espositori come fronte vetrina.

Ed è prorprio sulla questione legata al consumo di bevande alcoliche e delle vetrine che la minoranza ha scelto di non votare. La loro richiesta, infatti, era quella di una sospensiva, di rimandare la votazione di queste modifiche di almeno 2 mesi. Il motivo? L’emergenza Coronavirus ancora in corso. Alcune di queste modifiche, infatti, potrebbero andare in contrasto con le misure in vigore in tutta Italia. «L’obiettivo della maggioranza era quello di portare a casa il regolamento di Polizia Urbana così come era stato presentato prima del Covid – ha dichiarato il consigliere del Movimento 5 Stelle Luigi Andrea Vavassori -. Con questo regolamento nei prossimi mesi avremo un vero e proprio ‘proibizionisimo’. All’interno del bar non posso bere, fuori dal bar se non ci sono i tavolini, non posso comunque bere. Abbiamo fatto proposte, tra cui quella di rinvio in attesa delle nuove regole legate al Covid, tutte non accolte. Questo regolamento viene approvato, ma tra una settimana sarà già obsoleto».

Dello stesso avviso anche il Partito Democratico, nelle parole del suo capogruppo Andrea Catania: «Il divieto di bere in assoluto su tutto il territorio pubblico comunale è illiberale. Non andava bene prima, a maggior ragione adesso che i bar devono ridurre i loro spazi interni. È una regola che rischia di essere più punitiva per chi lo fa in buona fede, piuttosto che andare a colpire chi causa i problemi sul territorio. Per questo motivo avevamo chiesto di dare la possibilità alla giunta di intervenire tramite delibera su quelle aree che lo necessitano, in maniera contingentata nel tempo e nello spazio». E anche sulla questione delle vetrine dei negozi, la decisione di non votare e la richiesta di rinvio sono legate all’emergenza Coronavirus: «Sono norme stringenti e al momento i negozianti ancora non sanno come dovranno riorganizzare lo spazio del loro negozio per adeguarsi alle disposizioni del Governo», ha spiegato Catania.

Così è dunque spiegata la decisione della minoranza di non votare le modifiche al regolamento: «La sospensiva sulla discussione che chiedevamo serviva semplicemente per prendersi due o tre mesi di tempo per valutare il da farsi. Certi principi nel regolamento rischiano di cozzare con divieti e norme che saranno introdotte e che peseranno su negozianti e cittadini. La nostra era una richiesta di buon senso perché oggi non possaimo ricomicniare come se nulla fosse», ha concluso Catania.

Dal lato dell’amminsitrazione comunale, invece, viene espressa grande soddisfazione per l’approvazione di queste modifiche: «Questo strumento permetterà alla polizia locale di intervenire più puntualmente sulle situazioni che ci vengono spesso segnalate dai cittadini – ha dichiarato il vicesindaco con delega alla Polizia Locale Giuseppe Berlino -. Il nuovo regolamento permette di far diventare stabili e durature alcune misure e provvedimenti mirati e temporanei come l’ordinanza. Questo per garantire ulteriore sicurezza a quelle zone della nostra città che possono essere soggette a maggiore criticità. Le misure previste a tutela del decoro urbano diventano una modalità ‘strutturata’ di agire nel controllo del territorio».

«A distanza di 6 anni era indispensabile aggiornare il Regolamento a disposizione dell’Ente in relazione alle nuove normative introdotte per garantire sempre più sicurezza e migliorare il decoro urbano», ha aggiunto il sindaco Giacomo Ghilardi.