Firmato il Dpcm, ecco l’ordinanza e le linee guida di Regione Lombardia

Il governo ha firmato il nuovo Dpcm ed è pronta la relativa ordinanza di Regione Lombardia, che sarà valida fino al 31 maggio. Nel frattempo sono state pubblicate anche le linee guida delle Regioni, da seguire in questa fase di riapertura delle attività. «In Lombardia – si legge in una nota della Regione – da domani potranno riprendere le attività di musei, ristoranti, bar, parrucchieri, estetiste e altre attività commerciali. Sul territorio regionale si tornerà a celebrare le funzioni religiose».

In Lombardia sono stati introdotti provvedimenti più restrittivi rispetto che in altre Regioni. In particolare è stato introdotto l’obbligo della misurazione della febbre per i clienti dei ristoranti e non potranno riaprire per ora palestre e piscine.

L’ordinanza della Regione prevede inoltre che «su tutto il territorio regionale permanga l’obbligo di portare la mascherina o altri indumenti utili a coprire le vie respiratorie anche all’aperto. Così come restano in vigore le disposizioni previste nella precedente ordinanza in tema di organizzazione del lavoro, a partire dalla misurazione della febbre per il datore e per i dipendenti».

«La Lombardia – ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commentando l’ordinanza regionale a sua firma – ha aperto tutte le attività possibili con regole più severe rispetto ad altre regioni. In un quadro di equilibrio fra necessità della vita economica e tutela della salute pubblica. Manteniamo alta la guardia. Alla fine di questa settimana sperimentale valuteremo con i nostri tecnici i risultati raggiunti insieme. Anche in questa delicata fase di ripresa economica è indispensabile mantenere tutti quei comportamenti virtuosi che ci hanno consentito di far tornare nella media nazionale gli indici di diffusione del contagio, pur avendo dovuto affrontare uno tsunami».

Per il resto, in linea di massima, verrà seguito quanto previsto dalle ‘linee guida’ che le Regioni avevano indicato già venerdì al Governo e recepito nel Dpcm di oggi.

Ecco quali sono le linee guida delle Regioni.

Una sezione importante è dedicata alla ristorazione. Nei locali si richiede di rispettare il distanziamento di almeno un metro e di privilegiare, dove possibile, gli spazi esterni. Va privilegiato anche l’accesso tramite prenotazione; non è consentita la consumazione a buffet, mentre al bancone si potrà sostare solo se gli spazi interpersonali sono garantiti. I clienti dovranno anche indossare la mascherina quando non saranno seduti al tavolo.

Le strutture ricettive, come gli alberghi e gli agriturismi, potranno essere dotati di barriere fisiche alla reception e dovranno fornire ai clienti tutte le informazioni sulle modalità di prevenzione. Va sempre garantito il distanziamento, anche negli ascensori (deroghe solo per i membri della stessa famiglia), e la mascherina deve sempre essere indossata nelle aree comuni. Bisogna verificare l’areazione dei locali e degli impianti di ventilazione.

I servizi alla persona (parrucchieri ed estetisti) devono consentire l’accesso dei clienti solo tramite prenotazione e la permanenza dei clienti all’interno dei locali è consentita limitatamente al tempo indispensabile all’erogazione del trattamento. Bisogna consentire la presenza contemporanea di un numero limitato di clienti in base alla capienza del locale. Nel lasso di tempo in cui è necessario che l’operatore e il cliente stiano a meno di un metro di distanza, è obbligatorio indossare la mascherina (l’operatore dovrà indossare la mascherina Ffp2 senza valvola). Sono inibiti, dove presenti, l’uso della sauna, il bagno turco e le vasche idromassaggio. Andranno messe a disposizione soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani.

Commercio al dettaglio in sede fissa e agenzie viaggi. Gli esercizi commerciali dovranno impegnarsi a evitare assembramenti, facendo sempre rispettare il metro di distanza tra i clienti. Clienti e lavoratori dovranno utilizzare la mascherina e si dovranno mettere a disposizione le soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani. In caso di vendita di abbigliamento, dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente per scegliere in autonomia, toccandola, la merce.

Uffici aperti al pubblico. Va promosso, quando possibile, il contatto con i clienti da remoto. È necessario favorire l’accesso solo tramite prenotazione; riorganizzare gli spazi per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti (ed eventuali accompagnatori) in attesa. L’attività di front office per gli uffici ad alto afflusso di clienti esterni può essere svolta esclusivamente nelle posta- zioni dedicate e dotate di vetri o pareti di protezione. Per le riunioni (con utenti interni o esterni) vengono favorite le modalità a distanza; in alternativa, dovrà essere garantito il rispetto del mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro e l’uso della mascherina.

Musei, biblioteche e attività culturali. Bisogna definire un piano di accesso ai visitatori, che devono sempre utilizzare la mascherina. Predisporre percorsi per favorire il distanziamento interpersonale. L’uso degli ascensori va limitato e riservato a persone con disabilità motoria. Eventuali audioguide o supporti informativi potranno essere utilizzati solo se adeguatamente disinfettati al termine di ogni utilizzo. La pulizia di ambienti in cui siano esposti, conservati o stoccati beni culturali, devono essere garantiti con idonee procedure e prodotti.

Per leggere il documento completo cliccare qui.