Sesto San Giovanni, avanti il progetto della biopiattaforma Cap

biopiattaforma

Un nuovo piano di investimenti per il quinquennio 2020-2024, con oltre mezzo miliardo di euro. Lo ha approvato Gruppo Cap, che ha anche deliberato l’acquisto delle quote Core di Sesto San Giovanni, dove sorgerà il progetto della biopiattaforma, primo polo green in Italia dedicato alla circular economy. In questo modo Cap ha dato il via a un Green Deal della Città Metropolitana di Milano.

Il piano è stato approvato all’unanimità dall’assemblea dei soci. L’approccio è quello di dare spazio agli investimenti destinati allo sviluppo di infrastrutture e servizi sempre più smart, ai processi di digitalizzazione, ai progetti di economia circolare, ricerca scientifica e simbiosi industriale. 

Di particolare rilevanza per il territorio del Nordmilano, l’approvazione dell’acquisto delle partecipazioni in Core, Consorzio Recupero Energetici, il cui termovalorizzatore, che terminerà l’attività entro la primavera del 2021, è il fulcro del progetto biopiattaforma di Sesto San Giovanni.

«La biopiattaforma – spiegano da Cap – grazie a un investimento di 56 milioni di euro, intende diventare un punto di eccellenza per la produzione di biometano dalla frazione umida dei rifiuti (Forsu) e per la valorizzazione dei fanghi da depurazione. Si tratta del primo polo green in Italia che prevede la trasformazione del termovalorizzatore di Sesto San Giovanni e del depuratore adiacente di Gruppo Cap in una biopiattaforma dedicata all’economia circolare. Un impianto che sarà carbon neutral (a zero emissioni di CO2), e in grado di impiegare i fanghi di depurazione e la frazione umida dei rifiuti per produrre biometano, energia pulita ed eco-fertilizzanti».

«Un progetto unico anche per la partecipazione attiva degli stakeholder coinvolti già nella sua fase preliminare attraverso un percorso partecipativo che ha preso vita a novembre 2018 e che ha dato la possibilità di inserire nel progetto definitivo le istanze della cittadinanza». 

1La realizzazione della biopiattaforma porterà sul territorio un indotto di 547 nuovi posti di lavoro, 2.200 veicoli alimentati a biometano ogni anno – proseguono – una drastica riduzione dell’anidride carbonica fino al 92% rispetto alle emissioni dell’impianto attuale, la riqualificazione delle aree verdi, l’impiego delle migliori tecnologie sul mercato per il contenimento dei fumi, che caleranno del 76% e degli odori che verranno drasticamente ridotti, grazie alla doppia camera per il caricamento della Forsu».

Il progetto definitivo, completato nel novembre scorso, è stato consegnato alla Regione Lombardia nel marzo di quest’anno per l’avvio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (Paur), che comprende tra gli altri il Via (Valutazione Impatto Ambientale), in attesa di passare ad agosto alla gara per la progettazione esecutiva.

Durante l’assemblea, è stata inoltre rinnovata all’unanimità la fiducia al presidente Alessandro Russo, nominato anche amministratore delegato dell’azienda idrica. Russo guida il gruppo dal 2014 e resterà in carica altri 3 anni insieme ai consiglieri Karin Eva Imparato, confermata, e ai neoeletti Luciana Dambra, Alberto Fulgione e Barbara Mancari.

«Sono orgoglioso di essere stato riconfermato alla guida di un’azienda che ha fatto della sensibilità, della resilienza e dell’innovazione i punti cardine della sua strategia – commenta Alessandro Russo – In un momento così difficile come quello che stiamo vivendo abbiamo costruito un nuovo piano industriale, prevedendo investimenti mirati a sostegno dell’economia locale. Mezzo miliardo di euro in 5 anni, un boost per il rilancio del nostro territorio post Covid, che sposta in modo deciso la potenza di fuoco degli investimenti sulla rivoluzione green e sull’economia circolare. Un vero e proprio Green Deal che prevede per i prossimi 5 anni 53 milioni di euro per interventi di recupero delle risorse e risparmio energetico, 34 milioni per opere e impianti di economia circolare e 3 milioni per la promozione dell’uso di acqua depurata».