Domiciliari per Siria Trezzi: le reazioni della politica cinisellese

Non si sono fatte attendere a Cinisello Balsamo le reazioni del mondo della politica dopo la notizia dei domiciliari per Siria Trezzi, sindaco cinisellese fino al giugno 2018.

«Purtroppo la notizia dell’arresto dell’ex sindaco Siria Trezzi – dichiara l’attuale primo cittadino Giacomo Ghilardi -, del marito Roberto Imberti e di un imprenditore è un ulteriore brutto colpo per Cinisello Balsamo, già colpita da altre pesanti questioni economiche derivanti dai ricorsi persi su vicende ereditate dalle precedenti amministrazioni. Auspico che la magistratura possa fare totale chiarezza su questi fatti che da troppi anni gravano sulla nostra città».

Il sindaco Giacomo Ghilardi ha poi proseguito: «Già oggi però possiamo affermare che la prudenza adottata su determinati progetti che ci apparivano non del tutto scevri da ombre e già oggetto di indagine era una prudenza ben riposta. Per il bene della nostra città mi auguro che il processo possa fare chiarezza e chiudere definitivamente questa triste parentesi».

Dall’altro lato, il Partito Democratico di Cinisello Balsamo che in una nota congiunta con il Pd Milano Metropolitana ha dichiarato: «Abbiamo appreso in queste ore la notizia delle misure cautelari, eseguite dalla Guardia di Finanza, nei confronti di Siria Trezzi, già sindaco di Cinisello Balsamo, e di Ivano Ruffa, già assessore nella stessa città. Tutto il Pd milanese è colpito e rammaricato, ed esprime piena fiducia nel lavoro della magistratura. Confidiamo che le persone coinvolte chiariranno tutto, dimostrando la loro totale estraneità ai fatti contestatigli. Siria Trezzi e Ivano Ruffa stamattina hanno deciso di auto-sospendersi da ogni incarico di partito, per poter portare avanti la loro difesa nel miglior modo possibile. Ciò che appare opportuno, in queste ore, è mantenere un atteggiamento improntato alla più assoluta cautela nel più totale rispetto delle persone coinvolte e delle autorità inquirenti».