Per tutti quelli che sognavano, un giorno, di diventare Pierino Prati

Da Cinisello Balsamo alla vittoria dell’Europeo, dalla Stella Azzurra alla tripletta in finale di Coppa Campioni contro l’Ajax. Un po’ tutti hanno sognato, un giorno, di diventare Pierino Prati.

Nato su un campetto di calcio di un oratorio, a Cinisello Balsamo, Prati è stato in grado di impersonificare il desiderio calcistico di migliaia di persone. Lontano, anzi lontanissimo, dai riflettori che oggi sono accesi sul mondo del calcio, nei tempi in cui bastava un pallone e un campetto dell’oratorio per sognare in grande.

E ‘Pierino la Peste’ ha davvero sognato in grande, facendo sognare con lui un’intera città, Cinisello Balsamo, che in lui e in Gaetano Scirea ha potuto trovare due campioni di sport, ma soprattutto di vita. Quando sarà possibile, fate un giro all’oratorio San Luigi di Cinisello Balsamo. All’interno della segreteria della Stella Azzurra troverete un tabellone, dove vengono registrate le presenza di chi, dal 1956 a oggi, ha vestito la maglia della società. Al nome di Pierino Prati, c’è il numero 30. In un attimo si torna indietro di 50 anni, a quando sotto l’attenta guida di Lino Mandelli, un’altra grande icona dello sport cinisellese, Prati cominciò a gonfiare le prime reti.

Da lì l’inizio della scalata: dalla provincia al grande calcio, si diceva. Chi non l’ha mai sognato? Ogni appassionato vestendo gli scarpini e scendendo in campo in oratorio con i suoi amici ha sognato di trovarsi sull’erba verde di San Siro. Prati ha realizzato il sogno di tutti noi.

Personalmente, chi vi scrive, dalla Stella Azzurra ci è passato (e per tanti anni ci è rimasto). Perché i valori con cui è cresciuto Pierino, sono gli stessi che ancora oggi andrebbero insegnati alle nuove generazioni. Per avere il diritto di non essere campioni, ma sognare ogni giorno di diventarlo.

Ieri se n’è andata un’icona del nostro calcio. Se possibile adesso sarà ancora più bello, a qualunque età, idossare nuovamente gli scarpini e tornare a sognare ancora, come quando l’unica preoccupazione era non fare tardi all’allenamento per continuare a sognare di diventare un giorno Pierino Prati.

Da Cinisello Balsamo alla vittoria dell’Europeo, dalla Stella Azzurra alla tripletta in finale di Coppa Campioni contro l’Ajax. Si, l’ho sognato anche io.

Ciao, Pierino. E grazie di tutto.