Maxi operazione antidroga tra Sesto, Monza e Milano: dodici gli arresti

carabinieri

Una maxi operazione antidroga ha portato alla custodia cautelare di dodici persone tra Sesto, Monza e Milano, per detenzione e spaccio di stupefacenti.

Nelle prime ore dell’alba di lunedì 30 giugno, i militari del Comando Provinciale di Milano hanno dato esecuzione all’ordine di custodia cautelare. Era stato emesso dal Gip su richiesta del Pm di Monza, nei confronti di 12 indagati (nati tra il 1956 e 1996), ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini erano state avviate dai Carabinieri di Sesto San Giovanni solo nove mesi fa, a ottobre. I carabinieri della stazione di Sesto avevano ricevuto infatti varie segnalazioni di famiglie preoccupate per la diffusione di cocaina tra i propri figli. Grazie a queste, i militari sono riusciti a documentare l’esistenza di un gruppo criminale che forniva quantitativi considerevoli di tipo cocaina. Al vertice del gruppo si trovavano tre componenti di una stessa famiglia, i quali facevano capo al gestore di una macelleria etnica di Monza. I tre gestivano le operazione servendosi di altre quattro persone.

Le indagini hanno permesso di identificare i responsabili di circa 150 episodi di detenzione e spaccio di stupefacenti nei comuni di Monza, Sesto San Giovanni e Milano.

La base operativa si trovava all’interno di una macelleria etnica nel comune di Monza, luogo in cui i principali indagati trasportavano lo stupefacente all’atto della consegna all’acquirente. Chi acquistava, riceveva la merce dopo trattative svolte in negozio. Intanto, il responsabile compiva, a bordo di un monopattino, un giro di controllo dell’isolato per verificare che non fossero presenti le Forze dell’Ordine, in gergo, che non «piovesse».

La cocaina veniva nascosta nel comune di Concorezzo (MB), all’interno di un garage del gruppo. La rete di diffusione dello stupefacente, che, dal comune di Monza, approvvigionava gli spacciatori nei comuni di Sesto San Giovanni e Milano, forniva profitti settimanali ai quattro spacciatori principali.

Settimanalmente, gli spacciatori vendevano circa un chilo di sostanza, ceduta a 20 euro al grammo. Un giro d’affari che avrebbe portato ai sospettati fino a 20mila euro a settimana.

Da quando l’indagine è iniziata sono stati arrestati, perché colti in flagranza di reato, 5 persone per detenzione di armi da fuoco clandestine e spaccio di sostanze stupefacenti. Per questo veniva utilizzato un gergo ad hoc per identificare i quantitativi richiesti (‘uno schiaffo’, ‘un pugno’, ‘una sberla’). Sono stati anche recuperati e sequestrati 3 chili di cocaina e una pistola con matricola abrasa.

Dieci dei dodici destinatari del provvedimento cautelare (di cui 3 italiani, 1 venezuelano, 8 originari del Marocco), sono stati rintracciati e sottoposti agli arresti: 9 in carcere e 3 ai domiciliari. Mentre due sono stati individuati fuori territorio nazionale. Durante le operazioni, che hanno visto coinvolte anche le unità cinofile dei Carabinieri di Orio al Serio, è stato tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio, un italiano di Monza, classe 1971, che è stato trovato in possesso di circa 50 grammi di cocaina.