FOTO – Bresso, ecco come sarà la vasca all’interno del Parco Nord

Sono cominciati nella giornata di lunedì 20 aprile i lavori per la realizzazione della vasca di laminazione del Seveso all’interno del Parco Nord.

Un progetto a lungo contestato a Bresso, arrivato fino al Parlamento Europeo 3 anni fa. Ieri la doccia gelata per i comitati, con l’annuncio del Comune di Milano dell’avvio dei lavori, 17 luglio il Tribunale delle acque ha respinto l’istanza di sospensiva presentata proprio da un condominio di Bresso contro i lavori della vasca.

L’area del Parco Nord, a ridosso di via Aldo Moro, è stata individuata per la sua vicinanza all’imbocco dell’interramento del fiume Seveso a Milano città. Secondo i piani di Palazzo Marino, questo progetto consentirà un utilizzo immediato in caso di necessità, contenendo le piene che si formano a sud del canale scolmatore nord-ovest ed evitando che l’acqua cerchi una via di uscita attraverso i tombini (ad esempio in via Ca’ Granda, Istria, Zara) allagando e infangando strade, piazze, giardini, cantine e negozi.

«Il laghetto artificiale sarà soprattutto un luogo ricreativo con percorsi ciclabili e pedonali a diverse altezze – dichiarano da Palazzo Marino -, immerso nel verde e nel bosco che sarà ampliato con nuove alberature, adatto alla nidificazione degli uccelli acquatici. Sarà alimentato con acqua pulita di falda e continuamente mossa per favorire l’ossigenazione, evitare i ristagni e proliferazione di alghe. In caso di piogge eccezionali e di esondazione, mediamente sei volte l’anno, la vasca potrà riempirsi di acqua di fiume che, prima di entrare nel bacino, verrà ripulita dai rami e altri materiali grazie a un sistema di griglie. L’acqua rimarrà nella vasca per il tempo della piena del Seveso e quindi verrà reimmessa nel fiume. Il bacino sarà ripulito e nuovamente riempito di acqua pulita. Il processo dura complessivamente dalle 48 ore ai cinque giorni per consentire il completo ricambio».

Dal Comune di Milano garantiscono: «Questo complesso sistema è sicuro per i cittadini: l’accesso al laghetto è videosorvegliato e, in occasione delle piene, alcune barriere automatiche impediranno l’ingresso e pannelli a messaggio variabile comunicheranno l’allerta ai cittadini che volessero entrare. A compensazione dell’intervento di costruzione del bacino di esondazione, vengono ampliate le aree pubbliche in gestione al parco per una dimensione pari a tre volte la dimensione della vasca: se per la vasca sono necessari 37mila mq, al Parco Nord saranno conferite nuove aree per 109mila metri quadrati da rendere verdi, permeabili e con numerosi nuovi alberi».

Di seguito tutti i dettagli di come si presenterà nel 2022 a fine intervento il laghetto artificiale, insieme ai primi scatti sul luogo dei lavori: