Mediazione, sul podio gli atenei milanesi: L’università Statale e la Cattolica vincono la competizione italiana

La sfida era tra 17 università italiane e le milanesi si sono classificate ai primi posti. Nella competizione italiana di mediazione, organizzata dalla Camera Arbitrale di Milano, a essersi aggiudicata la medaglia d’oro è stata la Statale, mentre sul secondo gradino del podio è salita l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Ben 120 studenti degli atenei italiani hanno affrontato casi giuridici, applicando tecniche di mediazione apprese durante il corso di laurea. Per ogni caso giuridico due studenti hanno indossato le vesti degli avvocati difensori e due studenti i panni delle parti in causa. Il confronto tra le parti è stato gestito da un mediatore professionista.

È stata valutata la capacità di fare squadra, la tecnica di comunicazione e negoziazione. Saper lavorare in squadra infatti è una delle competenze ‘con grado di importanza elevato’ maggiormente richieste dalle imprese italiane. Secondo il Rapporto Unioncamere-Anpal su dati del Sistema Informativo Excelsior, basato sulle previsioni di assunzione da parte delle imprese, risulta che il 78% delle imprese italiane chiede a gran voce che il neolaureato sappia

lavorare in gruppo, richieste anche flessibilità e adattamento (82,3%) e problem solving (74,9%). Competenze considerate centrali anche per le imprese lombarde: il 53,2% chiede capacità di lavorare in gruppo, 65,9% flessibilità e adattamento. Per le imprese milanesi la capacità di lavorare in gruppo è una competenza a elevato grado di importanza per il 57,3%, richieste flessibilità e adattamento per il 67,2% delle imprese milanesi.

«Con questo evento di portata nazionale – ha dichiarato Stefano Azzali, direttore generale della Camera Arbitrale di Milano – il nostro obiettivo è quello di promuovere e diffondere anche a livello universitario la cultura della mediazione, come strumento di risoluzione alternativa delle controversie, rispetto al procedimento del Tribunale ordinario. La mediazione se fatta bene, fa bene alla giustizia, all’economia e alla società. Non basta solo una buona conoscenza del diritto, chi opera in una mediazione deve acquisire capacità di ascolto, problem solving, doti comunicative e

di negoziazione». Durante la manifestazione, sono stati quattro i casi legali analizzati dagli studenti. Il primo caso ‘La libreria di Pepe’ ha riguardato una libreria storica che deve abbandonare i propri locali, tra le proteste della clientela. Il secondo caso è ‘Una società ingolfata’, una lite tra due soci, amici da una vita, ma divisi su come gestire una situazione critica. La terza vicenda riguardava un condominio conflittuale dove si contrappongono un amministratore preoccupato e il rappresentante di un’associazione che ospita migranti. Il quarto caso è di pura fantasia e ha visto le parti proiettate in un futuro distopico, dove potenti multinazionali si contendono preziosi brevetti. Questa ottava edizione della gara si è svolta per la prima volta online, a causa della pandemia da coronavirus. Secondo una stima della Camera Arbitrale di Milano, i mancati spostamenti hanno generato un risparmio di 6,9 tonnellate di emissioni nocive di CO2. Un beneficio ecologico pari ad una mancata produzione di 1.166 chili di plastica.