Sesto, la lista civica contesta l’appalto diretto delle mascherine


La Lista Civica dei Giovani Sestesi contesta l’acquisto delle mascherine di protezione che l’amministrazione comunale ha effettuato con affidamento diretto, per un importo di 4.959 euro.

«Lo scorso aprile avevamo notato e prontamente segnalato al Sindaco Di Stefano ed alla responsabile del settore Economico Finanziario dottoressa Pecora che, con Determina dirigenziale N 378/2020 del 16 aprile, il Comune stava acquistando mascherine di protezione per l’emergenza Covid-19 a un prezzo che ritenevamo troppo elevato e senza affidamento tramite piattaforma del mercato elettronico della pubblica amministrazione», raccontano dalla lista civica. Questa primavera, l’Amministrazione annullò la Determina e acquistò le mascherine tramite affidamento Mepa Consip (mercato elettronico della Pubblica amministrazione). Oggi, però, si è ripresentata la stessa situazione.

«Sfruttando una modifica alla legge 296 del 2006 (che ammette l’affidamento anche al di fuori del Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione per gli acquisti di beni e servizi di importo inferiore ai 5mila euro) il Comune di Sesto acquista in affidamento diretto mascherine per un importo di 4.959.000 euro. Quei 41 euro sotto la soglia dei 5mila permettono di rientrare nelle disposizioni normativa ma pongono un problema serio di opportunità politica di trasparenza».

Nella Determina dell’amministrazione comunale si legge che l’acquisto è stato effettuato: ‘considerata la straordinaria necessità ed urgenza di adottare misure per il contenimento della diffusione del virus e tutelare i dipendenti dell’Ente’. «Ci chiediamo come mai si tema così tanto il mercato della pubblica amministrazione tanto da dover modulare gli acquisti, sembra, in modo da poterne stare fuori. Che anche la maggioranza di centro destra sestese sia stata colta impreparata dalla seconda ondata?», chiosano gli iscritti dei Giovani Sestesi.