Cinisello, Asa risponde alle accuse di strumentalizzazione sulla chiusura della Paganelli

L’amministrazione comunale di Cinisello Balsamo e la maggioranza in consiglio comunale avevano dichiarato, in una nota, che la società che gestisce la piscina Paganelli, la storica polisportiva Asa, avesse strumentalizzato i propri atleti nel comunicare la chiusura dell’impianto in via Fabio Filzi.


La’associazione sportiva, attiva da 50 anni in città, ha risposto all’amministrazione con una lunga lettera:

«Quanto riportato nella nota di amministrazione e maggioranza è estremamente offensivo per gli oltre 2.300 soci dalla polisportiva Asa Cinisello. La nostra società si muove e decide come amministrare e gestire il ‘bene dei soci’ in modo autonomo e libero da qualsiasi schieramento e partito politico e, proprio i consiglieri della maggioranza, sanno più di altri che la presidente Natalia Strani ha lasciato la politica nello stesso momento in cui assumeva la presidenza della società sportiva.

Il nostro gruppo dirigente non ha bisogno di mettere in atto atteggiamenti strumentali e propagandistici volti a cercare di acquisire consenso politico, ma ha la necessità di tenere in piedi la società sia dal punto di vista economico che gestionale. I nostri indiscutibili valori sportivi, le nostre competenze e le nostre risorse ci hanno portato a decidere di riaprire l’impianto con grande sacrificio dopo il primo lockdown, mentre la maggior parte degli impianti sportivi non ci ha neanche provato, siamo stati nuovamente chiusi e abbiamo cercato comunque di consentire l’attività agonistica ad 80 atleti.

Abbiamo onestamente e in trasparenza comunicato in questi giorni ai genitori dei nostri atleti che la società non era più in grado di tenere aperta la struttura perché i costi di utenze e fornitori non sono più sostenibili senza le attività di base. Ci abbiamo provato fino ad aggi nella speranza che la pandemia desse tregua e abbiamo guardato ogni giorno come se fosse quello della prossima apertura, ma i tempi si sono allungati e noi non abbiamo più risorse avendo destinato 15mila euro per il periodo da novembre a gennaio per sostenere l’attività agonistica.

Perché non abbiamo chiesto aiuto all’attenta e presente amministrazione comunale? Ci sono diversi motivi: la scorsa estate abbiamo chiesto all’Amministrazione comunale di valutare la situazione della piscina Alberti e il futuro o non futuro della stessa. Dopo un giro valutativo con tecnici e politici non abbiamo saputo più nulla, tranne un intervento di rimozione nidi di vespe.

Abbiamo chiesto alla consulta dello sport di affrontare i problemi della gestione impianti in emergenza Covid. Il 23 Ottobre dopo il silenzio tombale abbiamo comunicato la nostra uscita dalla consulta per manifesta inattività della stessa e ad oggi nessuno ci ha ancora dato una risposta.

A ottobre 2020 pioveva negli spogliatoi della Paganelli, i lucernari devono essere sostituiti perché rotti per una spesa di 4.790 euro. Il Comune ha risposto che spetta al gestore. È vero, ma rimanendo praticamente chiusi non abbiamo risorse e li abbiamo coperti con il cellophane.

Siamo ancora oggi in attesa di una risposta per un urgente intervento sull’Unità Trattamento Aria della piscina, per il covid va eliminato il ricircolo dell’aria, un intervento di manutenzione straordinaria che non è a carico del gestore.

Abbiamo ‘bussato’ tante volte alla porta dell’amministrazione negli ultimi mesi, ma non abbiamo mai avuto risposte. Inoltre l’assessore ridicolizza il pagamento di 1.240 euro di contributo annuo, dimenticando che Asa ha speso 230mila euro di ristrutturazione della piscina vincendo un regolare bando comunale. Stiamo pagando un mutuo di mille euro al mese per un impianto del Comune.

Così come è ridicolo sostenere che non pagare gli affitti delle palestre comunali quando non utilizzate è un regalo visto che è previsto nel contratto. Tanto è vero che per gli allenamenti degli agonisti paghiamo gli affitti senza nessun contributo comunale.

Non abbiamo mai strumentalizzato i nostri utenti, semmai gli abbiamo sempre comunicato come funzionano le cose senza screditare nessuno. Noi facciamo squadra per vincere e riportare al più presto tutti i nostri soci nelle strutture sportive per favorire benessere, socialità e divertimento. Speriamo che anche per voi questi siano obbiettivi da raggiungere collaborando con le realtà sportive del territorio invece di aumentarne le difficoltà e le sofferenze».