Paderno, furto in gioielleria: 3 arresti e un divieto di dimora

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Nella serata del 20 gennaio, nelle province di Milano e Pavia, i militari della Compagnia di Sesto San Giovanni hanno dato esecuzione ad un ordine di custodia cautelare, emesso dal Gip del Tribunale di Monza, nei confronti di quattro indagati (tre in carcere e un divieto di dimora nella Provincia di Monza e Brianza), italiani di origine Rom, già con precedenti per reati contro il patrimonio, che si erano resi responsabili del furto di due anelli in oro, del valore di circa 4.500 euro complessivi, ai danni di una gioielleria di Paderno Dugnano.

I fatti risalgono all’ottobre scorso, quando una gioielleria di via Buozzi venne rapinata. Le indagini, avviate nell’immediatezza dalla Tenenza di Paderno Dugnano e coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza, hanno consentito identificare i responsabili del furto (tre donne e un uomo), delineandone precisamente le condotte e le modalità di fuga. In particolare, i militari, tramite le verifiche dei sistemi di video sorveglianza privati e pubblici e dall’analisi dei lettori targhe comunali, sono riusciti a individuare la macchina utilizzata dai malviventi per la fuga.

Da questo è stato possibile identificare i tre autori materiali del furto all’interno della gioielleria: due delle arrestate hanno agito approfittando della distrazione del commerciante, impegnato in uncolloquio dall’uomo, il tutto mentre una complice faceva da palo all’esterno della gioielleria. Nel corso delle attività d’indagine, ulteriori elementi a carico degli indagati sono emersi all’esito della perquisizione, che ha permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro, nell’abitazione di Cergnano (Pavia), gli abiti utilizzati dagli stessi durante la rapina.

Ma non è tutto. Durante le attività di rintraccio dei responsabili del furto in gioielleria, i militari hanno colto in fragranza di un ulteriore reato una delle donne a cui era destinato un ordine di custodia cautelare, emesso dal GIP del Tribunale di Monza. La notizia è riportata all’interno dell’articolo qui sotto.