Il Termometro Nazionale – L’editoriale del Gazzettino Metropolitano

E meno male che torna Sanremo, ne sentivamo la mancanza. Non c’è Dpcm che tenga: io non vedo l’ora e voi? Ancora qualche giorno e poi tutti davanti alla tv, (perché dietro non si vede) a partire da martedì 2 marzo, per arrivare, senza mai alzarsi dalla poltrona, neanche per andare al bagno, fino a sabato 6 marzo.

Una kermesse musicale e anche culturale (perché no!) lunga una vita, oltre 70 anni. Pubblico sì, pubblico no. Qualcuno ha fatto addirittura i capricci minacciando di dimettersi da direttore artistico e conduttore, poiché voleva gli ospiti in sala, dietro le quinte e nei camerini, ma poi alla fine ci ha ripensato… troppi soldi da lasciare alla Rai.

Ora tutto è pronto, ma non vi aspettate Toto Cutugno, Massimo Ranieri, Anna Oxa, Riccardo Fogli, Al Bano e Romina o i Ricchi e Poveri. C’è solo l’Orietta Berti ‘nazionale’, unica star con 56 anni di carriera, ma questo è un altro discorso. Oggi al Festival della Canzone, spazio ai giovani ‘talenti’, anche se soltanto il tempo dirà se sono tali.

Intanto a Sanremo scattano le restrizioni, così come nel resto dell’Italia: no agli assembramenti per vedere gli ‘artisti’, ma quali? L’Italia del coprifuoco aspetta con ‘ansia’ le canzoni, e sicuramente anche altro!

L’editoriale del Gazzettino Metropolitano è a cura del direttore Marco Fabriani