Sesto, 15 milioni di euro per la rigenerazione del quartiere Primavera

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Fondi in arrivo a Sesto San Giovanni per l’intera riqualificazione del quartiere primavera. La giunta, infatti, ha annunciato che il Comune si è aggiudicato 15 milioni di euro nel ‘Programma nazionale della qualità dell’abitare’ per un progetto di rigenerazione urbana.

«Programmazione, efficienza, grande capacità di attrarre sul territorio risorse pubbliche grazie a una visione strategica di città: ridurremo il disagio abitativo, favoriremo l’inclusione sociale e creeremo nuovi servizi per la cittadinanza. Avanti così: grazie alla nostra amministrazione Sesto continua a cambiare», ha commentato il sindaco Roberto Di Stefano. Dal Comune spiegano come il progetto, per cui era stata approvata la fattibilità tecnico-economica lo scorso marzo, prevederà numerosi interventi che cambieranno radicalmente volto a questa parte di città.

«Sono previsti infatti interventi sugli stabili di via Magenta 115, via Magenta 88 e via Leopardi 161, con l’eliminazione delle barriere architettoniche, la bonifica dall’amianto, la bonifica delle canne fumarie, nuovi serramenti, nuovi posti auto, servizio wi-fi gratuito e l’aumento del numero di alloggi (24 in più) – aggiungono dal Comune -. Verrà riqualificata la ciclabile di via Rovani e realizzata una nuova pista che passerà dagli Istituti De Nicola e Spinelli, dalla piscina coperta De Gregorio e dal nuovo lido estivo per raggiungere quella già esistente. Attraverso una convenzione con Città Metropolitana verrà riqualificata la passerella ciclo-pedonale che scavalca viale Fulvio Testi. Importanti interventi anche sulla scuola dell’infanzia Vittorino Da Feltre, con l’adeguamento statico, sismico e antincendio, la messa a norma dell’impianto elettrico e la concessione di uno spazio nel giardino a una cooperativa sociale, da destinare ad attività formative e ricreative rivolte alle famiglie. Verranno inoltre riqualificate tutte le strade del quartiere e i marciapiedi e installati impianti di videosorveglianza in diversi punti del quartiere e videocitofoni per il controllo degli accessi ai caseggiati».