Milano, i primi 10 anni dell’Area C: «Interventi finalizzati a rendere Milano più vivibile e green»

L’Area C a Milano è entrata in vigore per la prima volta il 16 gennaio del 2012. Sono 10, dunque, gli anni di attività dell’Area C, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita per chi abita e con lo scopo di ridurre il traffico nella Cerchia dei Bastioni e rendere più efficaci le reti di trasporto pubblico.

L’Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio, Amat, ha prodotto un documento che fa emergere una serie storica di numeri da cui è possibile ricavare un’analisi degli effetti riscontrati dall’introduzione di Area C fino al 31 dicembre 2021. I risultati mostrano che l’introduzione della regolamentazione hanno determinato una diminuzione dei transiti nella Cerchia dei Bastioni. Infatti, erano oltre 90mila ingressi rilevati nel 2012, con una riduzione del 31% rispetto al 2011, mentre sono 81mila nel 2021, con una diminuzione che raggiunge il 38,5%.

In continua crescita il dato dei veicoli ecologici che dal 4,1% del 2017, ovvero il momento in cui vengono inclusi in questa definizione esclusivamente le alimentazioni elettriche e ibride, passano al 12,2% del 2021.
I veicoli elettrici, infatti, nel 2012 erano lo 0,1% di tutti i mezzi che sono entrati in Area C, mentre nel 2021 sono il 2,7%. Inoltre, i veicoli ibridi sono più che quadruplicati: dal 5,3% al 22,2% nel 2021.

Per quanto riguarda le emissioni inquinanti dei mezzi che hanno avuto accesso alla ZTL, il trend è di progressiva e costante discesa: nel 2012 le emissioni di PM10 allo scarico sono risultate pari a una tonnellata all’anno, nel 2021 arrivano a 0,3.

La generale decrescita delle emissioni degli inquinanti atmosferici successivamente all’attivazione di Area C è legata soprattutto al ricambio tecnologico veicolare e alla progressiva diffusione di veicoli a minore impatto ambientale.

Le parole dell’assessora alla Mobilità Arianna Censi: «I dati forniti da Amat ci dicono che Area C è un provvedimento che ha avuto un effetto diretto sul traffico nel centro cittadino e il suo effetto si è consolidato nel tempo e continua a funzionare. Possiamo inoltre dire che la sua introduzione ha concorso ad abbassare notevolmente l’inquinamento generato dalle auto che vi sono transitate nel corso degli anni. Ciò è dovuto anche al fatto che, contemporaneamente, ha contribuito a cambiare il parco auto della nostra città, portando progressivamente il cittadino verso scelte più ecologiche di cui beneficeranno tutti i milanesi e non solo quelli residenti nella Ztl. Questo slancio è stato ovviamente supportato dall’Amministrazione che in questi anni ha investito oltre 20 milioni di euro nei contributi per l’acquisto di veicoli a minore impatto ambientale. Tutti questi interventi sono finalizzati a rendere Milano più vivibile e più ‘green’, con un occhio di particolare riguardo alla salute dei cittadini, riducendo progressivamente il numero di auto in circolazione e salvaguardando nel contempo il diritto di ciascuno alla mobilità».