Si intitola ‘Dai un nome’ il nuovo singolo della cantautrice Amída Eliána Pregnolato. Un brano che vuole smuovere le coscienze parlando della situazione attuale che il mondo sta vivendo, ponendo un monito fondamentale: quello di scavare nella propria interiorità.

«Ho creato un brano diverso rispetto alla mia esperienza passata: ho scritto un testo che racconta quello che stiamo vivendo in questo momento, tra la pandemia e la guerra in corso – commenta l’artista -. ‘Dai un nome’ è un invito a scegliere come chiamare questa situazione: un modo per sollevare delle domande nella coscienza di ognuno e affrontare l’impossibilità di dare un nome che sia al di là delle ‘etichette’. Chiamiamo guerra qualcosa che di fatto ci risulta incomprensibile ed è facile farlo». Una canzone, dunque, che attraverso un’impronta strumentale pop entra nella testa e nel cuore di chi ascolta: l’intro con gli archi man mano viene incalzato da un ritmo sempre crescente, più aggressivo. «Lotta, conflitto, scontro, guerra, pace. Dai un nome a ciò che fai», recita il finale della canzone: una preghiera che, seppur laica, invoca una spiegazione a ciò che risulta incomprensibile ai nostri occhi. L’atmosfera che si percepisce anche nel music video del brano, che ha un’ambientazione cupa con immagini di macerie e di luoghi tetri, riesce a restituire un senso di spaesamento in linea con le parole del testo.

Il brano si discosta molto dalla produzione discografica precedente dell’artista, con delle nuove sonorità e un registro vocale più basso che Amída non aveva mai utilizzato: «Sto sperimentando nuove sensazioni musicali: è stato molto piacevole sentirmi in una versione diversa da me». ‘Dai un nome’, infatti, farà parte del terzo album dell’artista: un lavoro con delle sonorità che si discostano molto dall’impronta lirica e dalle sperimentazioni del primo album In the Outlines of the Soul e del secondo Nymph of Paradise, dove fa da padrone il genere Cegmia, di cui Amída Eliána Pregnolato è una pioniera: un genere che è un mix fra la musica celtica, musica medioevale, il canto gregoriano e non solo.

«Mi sento cresciuta, sento di avere una consapevolezza di me stessa sempre crescente e una sicurezza maggiore: sono riuscita a esprimere più parti di me stessa, sia dal punto di vista personale che artistico. Sono uscita dalla mia comfort zone delle vocalità liriche, mi sento sempre di più una cantautrice», afferma l’artista. Infine, Amída, per la prima volta nella sua carriera, ha pubblicato il suo nuovo brano anche in lingua spagnola con il titolo ‘Dale un nombre’: «Un omaggio al pubblico dall’Argentina che da moltissimi anni mi segue con un affetto incondizionato».