Svastica al Parco Nord, la reazione di sdegno unanime della politica

Gesto ignobile quello avvenuto questa notte nel Parco Nord Milano. Dopo l’atto vandalico contro la teca di Dachau del monumento al deportato, è stata trovata questa mattina una gigantesca svastica disegnata sul prato con assi delle staccionate divelte: sull’accaduto indagano i carabinieri di Sesto. La denuncia è arrivata dall’Anpi e dall’Aned: gli iscritti hanno poi rimossi le estremità della svastica e hanno posto i fazzoletti di Anpi e Aned sulle estremità della croce.

La reazione della politica del Nordmilano è di unanime condanna e sdegno. «Un gesto ignobile, che lede la memoria di coloro che persero la vita a seguito della deportazione nei lager nazisti e che, nello specifico, oltraggia gli oltre 500 sestesi che, per avere scelto di lottare contro i crimini del nazifascismo, furono prelevati dalle proprie case e dalle fabbriche in cui lavoravano e uccisi nei campi di concentramento – scrive il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano -. Come amministrazione comunale ci siamo già messi in moto per individuare i responsabili e punirli in modo esemplare. Sesto San Giovanni, medaglia d’oro al valore militare, non può essere palcoscenico di atti di vigliaccheria simili».

«Una profanazione inaudita che ferisce i cittadini di Sesto, Cinisello, Bresso e Milano. Una provocazione alle città che nel Parco Nord hanno voluto dar vita a un luogo di memoria per non dimenticare la loro storia – commentano da Sinistra Italiana Milano e i circoli di Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Bresso -. Solo qualche giorno fa, la teca delle pietre di Dachau, sempre vicino al Monumento al Deportato, è stata presa a picconate e rovinata. In pratica è stata violata la memoria più sacra per il territorio del Nord Milano: quella della Resistenza e dei morti nei lager, il cui sacrificio ha permesso all’Italia repubblicana di vivere in libertà, dignità e democrazia».

«Una indegna, ennesima, provocazione fascista. Questa mattina al Parco Nord è comparsa una svastica, composta da pali della recinzione, lì dove sorge il Monumento al Deportato – hanno dichiarato dal Partito Democratico metropolitano -. Dopo l’attacco squadrista a Firenze ai danni di giovani studenti all’esterno di un liceo, oggi Milano si sveglia con questo vergognoso scempio. Forse sentendosi legittimati da questa destra al governo che non prende una posizione netta contro queste provocazioni, i fascisti stanno rialzando la testa. È nostro compito, oggi ancora più di prima, non fare un passo indietro sulle libertà e sui diritti».