Neonato rapito dal padre in ospedale: 30enne arrestato dopo tentata fuga

Nella serata di venerdì 5 maggio, nella stazione di Milano San Cristoforo, gli agenti della polizia locale hanno arrestato per resistenza e tentata rapina un uomo che lo scorso 3 maggio aveva sottratto il proprio figlio di due mesi dall’ospedale di Magenta, dove il neonato era ricoverato. Il bimbo era stato tolto ai genitori e affidato ai servizi sociali perché, alla nascita, è risultato positivo a diverse sostanze stupefacenti

L’intensa attività di monitoraggio e controllo degli agenti della polizia locale di Abbiategrasso ha consentito a una pattuglia di individuare l’uomo che trasportava il piccolo in un ‘ovetto’ per neonati. L’uomo alla vista degli agenti si è dato immediatamente alla fuga, prima a piedi e poi salendo a bordo di un’auto di passaggio. Avvisata via radio, un’altra pattuglia ha individuato la vettura il cui conducente ha raccontato che il fuggitivo si era fatto portare alla stazione di Albairate, presumibilmente con l’intento di far perdere definitivamente le proprie tracce. Alla stazione però, l’uomo e il piccolo non c’erano più: il capotreno ha riferito agli inquirenti che i due erano appena saliti su un convoglio diretto a Milano. 

Mentre si spostavano verso Milano San Cristoforo, A questo il comando di Abbiategrasso ha allertato la Centrale operativa della polizia locale di Milano. All’arrivo del treno nella stazione di Milano San Cristoforo l’uomo è stato arrestato: il 30enne infatti ha opposto resistenza cercando anche di sottrarre a un agente l’arma di ordinanza. Al momento del ritrovamento, il neonato è apparso in buone condizioni e, su disposizione del tutore nominato dal Tribunale, è ora ricoverato in un ospedale. 

«Un’azione tempestiva degli agenti – ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza del Comune di Milano Marco Granelli – e la collaborazione delle due Polizie locali hanno permesso di portare in salvo il neonato. Il mio grazie per la prontezza e la delicatezza dell’intervento anche al momento dell’arresto».