L’Ute di Bresso senza una nuova sede, Galliano: «C’è incertezza sul futuro»

«A Bresso i lavori della nuova giunta sono stati inaugurati sfrattando l’Università della Terza Età, fiore all’occhiello di tutta l’area Nordmilano, dalla sua sede storica».

A lanciare l’accusa è direttamente l’istituzione bressese, nata 25 anni fa e presieduta da Antonio Galliano, sfidante di Cairo alle ultime elezioni comunali. L’Università della Terza Età di Bresso ogni anno organizza, oltre a corsi e seminari, anche visite guidate, viaggi in città d’arte e spettacoli di grande cultura coinvolgendo anche docenti delle prestigiose Università Milanesi. «Gli oltre 300 studenti dai 30 anni in su – proseguono dall’Ute -, grazie a questa realtà, con un modico contributo, hanno potuto negli anni continuare a formarsi arricchendo la propria cultura personale ma anche a socializzare e colorare così le proprie giornate a volte tristi per vedovanza, solitudine o solo per fuoriuscita dal mondo del lavoro. Sono tanti coloro che grazie ai corsi dell’Ute sono riusciti a sfuggire a gravi crisi di depressione»

«Il 22 maggio il neo rieletto Sindaco Simone Cairo – spiega Antonio Galliano, presidente Ute – ci ha invitato, senza alcun preavviso, a liberare tutti i locali della nostra sede storica di via Lurani a Bresso entro il 29 maggio e a mettere mobilio e strumentazione Ute in deposito in attesa di una sede alternativa. Ci siamo resi immediatamente disponibili, ma a oggi non è ancora stata individuata una sede alternativa e non sembra che ci sia alcun interesse a farlo».

Secondo l’Ute, la ragione della comunicazione risiederebbbe nella necessità di trovare aule da destinare ai bambini della scuola elementare di via Bologna, che necessita di importanti lavori di ristrutturazione. «L’Ute – spiegano , che ha tra i propri valori fondanti proprio il diritto allo studio, per garantire il diritto allo studio dei bambini, ha cominciato a sgomberare i locali entro i termini richiesti, consentendo l’inizio dei lavori di ristrutturazione, nell’attesa che la nuova giunta trovasse presto una soluzione alternativa e temporanea per le tante persone che ogni anno frequentano i corsi. Nello stesso tempo abbiamo messo in atto tutte le iniziative necessarie sia per permettere la partenza del cantiere sia per velocizzare il cantiere stesso».

Prosegue Galliano: «La nostra collaborazione per garantire l’inizio dei lavori del cantiere e per velocizzare il cantiere stesso è stata apprezzata sensibilmente sia dal personale dell’Ufficio Tecnico del Comune sia da quello delle imprese coinvolte». Lo sgombero ha riguardato tutto il materiale didattico di proprietà Ute, che al momento si trova in due delle aule della ex sede. «La richiesta del presidente Galliano è stata fin da subito di evitare un doppio trasloco inutile e pericoloso per l’incolumità del materiale didattico ma al momento, l’unica soluzione proposta dal sindaco, cioè alcune aule dell’Istituto Comprensivo di via Don Sturzo a Bresso, si è dimostrata non praticabile per via del parere sfavorevole del Consiglio d’Istituto ad ospitare l’Ute fino all’individuazione di una sede definitiva».

«A questo punto ci troviamo nell’impossibilità di liberare anche gli ultimi locali nella data prevista – continua Galliano – e viviamo in una condizione di totale incertezza sul futuro dell’Università della Terza Età di Bresso. Ci dispiace notare che il sindaco e la nuova giunta si siano adoperati alacremente per garantire la sede ad altre associazioni i cui contratti d’affitto viaggiavano di pari passo con quelli dell’Ute». Concludono dall’Università della Terza Età: «Il presidente Antonio Galliano e tutti i membri dell’associazione confidano quindi nel buon senso dell’Amministrazione Comunale di Bresso per evitare che vada perduta ‘un’eccellenza del nostro Comune, in grado di fornire un’opportunità culturale che arricchisce il bagaglio del sapere e della conoscenza di tutti quelli che vi partecipano’ come dichiarato dallo stesso Sindaco Cairo nell’indirizzo di saluto per l’inizio dell’anno dei corsi dell’Ute di Bresso».