Bresso, il sindaco Simone Cairo risponde ai cittadini sul tema dei pediatri

Il sindaco di Bresso Simone Cairo ha voluto rispondere pubblicamente alle tante domande arrivate negli ultimi giorni nei suoi uffici riguardanti il tema dei pediatri nella Città del Parco Nord.

«premetto che i pediatri come i medici di famiglia dipendono da Ats/Asst e non dal sindaco o dal Comune, però il sindaco collabora con le stesse strutture pubbliche nell’ottica di essere vicino ai bisogni dei cittadini e farsene, se necessario, portavoce. Nelle ultime due settimane la dottoressa Cusimano (medico di famiglia) e la dottoressa Innocenti (pediatra) sono andate in pensione, dopo molti anni di attività sul nostro territorio dedicata alla cura di noi bressesi; per questo mi permetto prima di tutto di esprimere un sentito ringraziamento ai due medici, per quanto hanno fatto nel tempo e per la professionalità messa al servizio di tantissime persone».

Il primo cittadino ha così annunciato i cambiamenti: «I pazienti della dottoressa Cusimano si stanno ricollocando presso uno dei cinque medici di famiglia che risultavano con ancora posti liberi. L’arrivo negli ultimi due anni di 6 nuovi medici ha permesso, per ora, di riuscire a non trovarsi senza alternative sul nostro territorio, come invece avveniva nel passato. Alcuni genitori, invece, mi hanno segnalato qualche problema per il cambio del pediatra. Posso assicurarvi che i tre pediatri presenti sul territorio hanno posti a disposizione e, nonostante abbiano in cura anche bambini dei Comuni vicini, dove la carenza di pediatri è più rilevante, dovrebbero riuscire a riassorbire buona parte dei bambini seguiti dalla dottoressa Innocenti. Purtroppo a Bresso il calo del tasso di natalità negli ultimi 13 anni è stato pari a -34%, solo parzialmente compensato dall’arrivo dall’esterno di nuove famiglie con minori. Questo comporta che non sia più ritenuta necessaria la presenza di 4 pediatri».

Cairo ha poi concluso: «Deve essere comunque garantito il principio per cui il genitore ha la libertà di scegliere il pediatra e quindi non si può prevedere un automatismo per trasferire i pazienti da un medico ad un altro anche se parrebbe più semplice. La mia amministrazione ha già evidenziato ad Ats la necessità di monitorare nelle prossime settimane l’andamento del processo di scelta dei pediatri e di valutare eventuali interventi correttivi per agevolare le famiglie. Seguirò direttamente l’evoluzione della situazione e vi ringrazio se mi vorrete condividere (in privato) eventuali criticità. Sono convinto infatti che sia necessario aumentare la presenza sul territorio dei servizi sanitari, è uno degli insegnamenti che dobbiamo trarre da quest’anno di emergenza».