Cormano: compie cent’anni la Pasticceria Busi, la regina delle chiacchiere



Cent’anni per la Pasticceria Busi di Cormano. Un’eccellenza del territorio, ma non solo. Il sindaco di Cormano, in rappresentanza di tutta l’amministrazione comunale, si è recato a fare visita alla Pasticceria Busi per portare le felicitazioni e l’augurio di un cammino lungo e prospero a questa attività che tutto l’anno sforna dolci artigianali di altissima qualità e che nel periodo di carnevale diventa una vera e propria mecca per i golosi, con il piccolo spaccio aziendale che serve a ritmo continuo i clienti che pazientemente aspettano anche in fila pur di uscire con la caratteristica scatola bianca da portare a casa come un tesoro.

La storia della Pasticceria Busi affonda le sue radici nel 1921, quando nonno Marino insieme alla moglie apre a Milano un piccolo forno. «All’inizio è un’attività di dimensioni modeste – raccontano dal Comune di Cormano -, ma pian piano la voce della qualità corre e già negli anni ’50 i Busi devono spostare la produzione e la vendita in un luogo più grande, perché il primo non basta più. E così si ingrandisce la sede ma anche la fama di questi dolci, non solo chiacchiere, ma le chiacchiere sono il primo e più famoso prodotto, che vengono addirittura acquistati per essere poi esposti in altre rivendite. La storia della famiglia Busi è ricca e bella, come quella di tutte le imprese di famiglia, perché si intreccia con la vita delle persone e si capisce che un prodotto non esce dalle macchine ma dal cuore».

E la storia l’hanno raccontata proprio i due fratelli titolari, la terza generazione di Busi ‘delle chiacchiere Busi’, al sindaco che nei giorni scorsi ha voluto andare a visitare l’attività e portare ai titolari un piccolo diploma, solo un simbolo che però rappresenta l’attenzione che questa amministrazione dedica anche alle attività produttive del territorio.

«La sorpresa, l’incredulità e la commozione negli sguardi e nelle parole dei signori Busi ci hanno fatto capire quanto è importante per un’amministrazione comunale farsi vicina al proprio territorio anche con piccoli gesti come questi. Non gli era mai successo, mi ha detto il signor Busi, e proprio per questo il nostro piccolo regalo ha avuto un significato ancora più grande per loro, che mi hanno raccontato la loro storia e mi hanno fatto capire come dietro un’azienda, un negozio, un’attività lavorativa ci siano vicende e persone che sono la nostra ricchezza e vanno valorizzati», ha spiegato il sindaco Luigi Magistro

Una lunga chiacchierata e poi una visita al laboratorio dove, terminata la produzione intensiva per il carnevale, ‘alta stagione’ per il dolce più rinomato di Busi, in attesa della nuova annata si procede alla pulizia intensiva del reparto chiacchiere, e intanto si continuano a produrre torte e biscotti fatti, come ci tengono a sottolineare i signori Busi: «Con il burro vero, le uova vere, non quelle cose nei bidoni. E di qui non esce niente se noi non abbiamo dato la nostra approvazione: è una vita di sacrificio, ma la dimensione artigianale vuol dire proprio questo, vogliamo vendere i nostri prodotti con la coscienza di aver fatto un lavoro all’altezza degli standard qualitativi che noi stessi ci siamo dati».

In occasione degli auguri per i cento anni di attività della Pasticceria Busi l’amministrazione ha annunciato che continuerà a sviluppare un rapporto di attenzione e valorizzazione alle aziende del territorio «e magari – lancia l’idea Magistro – trovare un modo per costruire e condividere anche con i cittadini un patrimonio di conoscenza e orgoglio per le eccellenze che abbiamo nella nostra città».